Gli italiani e le nuove tecnologie
Un recentissimo sondaggio (2016) evidenzia come internet è sempre più presente nella vita del 73.7% degli italiani, con un aumento di quanti navigano in rete del 2,8% nell’ultimo anno. Il dato emerge da un'indagine realizzata dal Censis su internet e informazione. La crescita complessiva dell’utenza del web nel periodo 2007-2016 è stata pari al 28,4%: nel corso degli ultimi dieci anni gli utenti di internet sono passati da meno della metà a quasi tre quarti degli italiani (erano il 45,3% solo nel 2007). Inoltre, le donne hanno sorpassato gli uomini nella fruizione del web (74,1% contro il 73,2%).
Continua la crescita degli smartphone, utilizzati dal 64,8% degli italiani: +12% di utenza complessiva in un anno, una crescita superiore a quella di qualsiasi altro mezzo, mentre diminuiscono gli utenti dei telefoni cellulari in grado solo di telefonare e inviare sms (-5,1% nell’ultimo anno). L’effetto del boom di internet si riflette anche sui consumi delle nuove tecnologie. Nel periodo 2007-2015, mentre i consumi generali hanno avuto complessivamente una flessione del 5,7% in termini reali, la spesa per computer è aumentata del 41,4% e la spesa per acquistare apparecchi telefonici è aumentata del 191,6% (per un valore di 5,9 miliardi di euro nell’ultimo anno). Al contrario, la spesa per libri e giornali si è ridotta del 38,7%. Gli italiani hanno evitato di spendere su tutto, ma non sui media connessi in rete, perché grazie ad essi possono oggi informarsi, prenotare viaggi e vacanze, acquistare beni e servizi, guardare film o seguire partite di calcio, entrare in contatto con le amministrazioni pubbliche o svolgere operazioni bancarie. Tutto questo si è tradotto anche in un guadagno, costituito da un risparmio di vero e proprio di denaro o comunque da un minor spreco di tempo.
Tra i servizi internet indispensabili a cui gli italiani non rinunciano ogni giorno devono essere citati i social network. Facebook è il social network più popolare: è usato dal 56,2% degli italiani (il 44,3% nel 2013), raggiunge l’89,4% di utenza tra i giovani under 30 e il 72,8% tra le persone più istruite, diplomate e laureate. L’utenza di YouTube è passata dal 38,7% del 2013 al 46,8% del 2016 (fino al 73,9% tra i giovani). Instagram è salito dal 4,3% di utenti del 2013 al 16,8% del 2016 (e il 39,6% dei giovani). E WhatsApp ha conosciuto un vero e proprio boom: nel 2016 è usato dal 61,3% degli italiani (l’89,4% dei giovani).